Preventivo notaio: quanto tempo ho per pagare?
Il cliente che aveva accettato il preventivo del notaio per l’atto ha un termine per pagare l’onorario del professionista? E che cosa rischia in caso di ritardo?
Come si legge il preventivo del notaio e, una volta accettato e affidato l’incarico, quanto tempo hanno le parti per pagare la parcella dello studio notarile? Il versamento va fatto prima, contestualmente o anche dopo la firma dell’atto?
Quella dei costi del notaio non è una questione di poco conto. Anche se dal 2017 è scattato l’obbligo di preventivo scritto anche per i notai, molte persone, un po’ per pregiudizi e luoghi comuni, temono ancora di avere brutte sorprese al momento di dover pagare l’onorario del notaio. Questo avviene anche perché non sempre si legge con attenzione il preventivo.
Quanto incide il costo del notaio nell’acquisto di casa?
Se sei in procinto di acquistare la tua prima casa è opportuno che tu conosca bene tutte le spese da sostenere prima di poter firmare il contratto di compravendita. Oltre al mutuo infatti bisogna considerare delle spese che sono fondamentali durante l’acquisto come le spese notarili e delle imposte ed è consigliabile un preventivo notaio.
Affidarsi a un Notaio è un obbligo di legge: la sua firma è necessaria per ufficializzare il passaggio di proprietà di un immobile. In qualità di Pubblico Ufficiale della Repubblica Italiana, il Notaio ha il compito di effettuare le verifiche preliminari sulla casa: esse riguarderanno gli ultimi 20 anni del passato giuridico dell’immobile. Dovrà quindi accedere ai registri immobiliari per verificare che l’immobile sia stato accatastato correttamente, che sia libero da ipoteche e non ci siano abusi edilizi. Infine, entro e non oltre 20 giorni, dalla stipula dell’atto di compravendita, procederà alla registrazione e al deposito della documentazione presso l’Agenzia delle Entrate.
Fatta questa premessa su quelle che sono le responsabilità del notaio nell’esplicazione del suo ruolo, si dovrebbe facilmente comprendere perché non si potrebbe ammettere la consulenza notarile gratis.
Ma il preventivo del notaio non si esaurisce con l’onorario del professionista: saper leggere questo documento significa distinguere le voci di cui si compone e alcune attengono a costi fissi e imposte mentre altre possono variare in base al valore dell’immobile.
Il costo del rogito sarà diverso a seconda del prezzo di vendita e del valore catastale dell’immobile e a seconda che si tratti di abitazione principale o seconda casa.
Come sopra accennato ci sono anche imposte che il professionista normalmente anticipa per conto del cliente: per la compravendita della casa queste sono l’imposta di registro del 2% o del 9% del valore catastale dell’immobile (la percentuale varia a seconda dell’acquisto di una prima o di una seconda abitazione), l’imposta catastale, l’imposta ipotecaria e l’IVA calcolata sulla parcella del Notaio.
Con la lettura del preventivo scritto, la parte contraente non assume obblighi: ricevere il preventivo infatti, come abbiamo visto sopra, è un diritto garantito dalla legge sulla concorrenza. Peraltro anche prima del 2017 in ambito notarile questa era a dire il vero una prassi piuttosto consolidata. Le suddette informazioni sono fornite dal sito di ricerca notarile EgregioNotaio.it, al quale si rimanda per approfondimenti.
Dal preventivo all’atto: quando scatta l’obbligo di pagare la parcella al notaio?
Il pagamento della parcella notarile è richiesto solitamente al momento del rogito: assegno o bonifico bancario per importi inferiori ai mille euro, emissione di un particolare assegno circolare per importi elevati. Coloro che pagano successivamente, anche con un solo giorno di ritardo, rischiano di incorrere nel reato di una frode allo Stato. Ricordiamo infatti che il notaio è un pubblico ufficiale. Non solo: il notaio DEVE (e non più “può”, secondo la nuova formulazione dell’articolo 1, commi da 63 a 67, della legge 27 dicembre 2013 n. 147) “ricusare il suo ministero se le parti non depositano presso di lui l’importo delle tasse, degli onorari e delle spese dell’atto, salvo che si tratti di persone ammesse al beneficio del gratuito patrocinio…”. In altre parole vige per il notaio il divieto di concedere dilazioni di pagamento della parcella, onorario e tasse anche quando ritiene che il cliente sia in buona fede.