Impianti di climatizzazione industriali: l’importanza della manutenzione

Se gestisci o lavori in un ambiente industriale, sai bene quanto sia importante mantenere un clima confortevole e sicuro. Qui entrano in gioco gli impianti di climatizzazione che, oltre a garantire temperature ideali all’interno dei luoghi produttivi, migliorano anche la qualità dell’aria che i lavoratori respirano tutti i giorni e aiutano i macchinari a funzionare meglio.
Se trascurati, però, questi macchinari possono causare diversi problemi come consumi elevati, guasti improvvisi e un ambiente poco salubre. È necessario, quindi, prendersene cura in modo costante. Vediamo come.
Come funzionano i condizionatori industriali?
Prima di analizzare quali operazioni mettere in atto per prolungare il ciclo di vita dei condizionatori industriali, vediamo le principali caratteristiche che li contraddistinguono.
Si tratta di impianti che, a differenza di quelli domestici che ognuno di noi utilizza d’estate in casa (qui proponiamo un approfondimento su quelli made in Japan), sono progettati per spazi molto ampi, come capannoni, fabbriche o magazzini. Inoltre, devono distribuire l’aria in modo uniforme, mantenere il giusto livello di umidità e filtrare agenti inquinanti.
Esistono diversi tipi di impianti, ognuno con caratteristiche specifiche:
- sistemi a espansione diretta: come spiegato in questo articolo, utilizzano un fluido refrigerante per raffreddare direttamente l’aria;
- pompe di calore: possono sia raffreddare che riscaldare, garantiscono un buon risparmio energetico;
- chiller e fan coil: sfruttano l’acqua refrigerata per distribuire l’aria in modo uniforme;
- sistemi con recupero di calore: riutilizzano il calore generato durante la produzione.
Come vedremo nel prossimo paragrafo, indipendentemente dal tipo di impianto che si decide di installare, la chiave per mantenerlo efficiente è una manutenzione regolare e ben pianificata.
Come prendersi cura di un impianto di climatizzazione industriale
Un impianto ben mantenuto funziona meglio, consuma meno e dura di più. Gli interventi di manutenzione si dividono principalmente in tre categorie: preventiva, correttiva e straordinaria.
Manutenzione preventiva
La manutenzione preventiva serve a evitare i problemi prima che si presentino. Ecco alcune pratiche comuni di manutenzione preventiva:
- pulizia e sostituzione dei filtri: quando sono sporchi riducono l’efficienza e peggiorano la qualità dell’aria;
- controllo delle batterie di scambio termico: per eliminare polvere e incrostazioni che possono ridurre lo scambio di calore;
- ispezione dei canali d’aria: per individuare eventuali ostruzioni che possono compromettere la distribuzione dell’aria;
- lubrificazione delle parti meccaniche: per ridurre l’usura e migliorare le prestazioni del macchinario;
- verifica del livello del fluido refrigerante: se è troppo basso, il sistema diventa meno efficiente e consuma di più.
Manutenzione correttiva
Anche eseguendo tutta la manutenzione preventiva possibile, può capitare che si verifichino dei guasti. In questi casi, è importante intervenire subito per evitare problemi più gravi contattando https://www.emmetreclimaservice.it/servizi/centro-assistenza-tecnica.
Una volta contattati, i professionisti si occuperanno di:
- riparare o sostituire componenti danneggiati, come ventilatori o compressori;
- individuare e riparare perdite di gas refrigerante, che riducono l’efficienza e aumentano i consumi;
- aggiornare il software di gestione dell’impianto, per ottimizzare i consumi e migliorare le prestazioni.
Manutenzione straordinaria
A volte, è necessario un intervento più radicale, per esempio quando bisogna adeguarsi a nuove normative o quando l’impianto è diventato obsoleto.
Anche se può sembrare un investimento oneroso, aggiornare un impianto può portare a un notevole risparmio energetico nel lungo periodo, rappresentando un’opportunità per la transizione ecologica aziendale.
Conclusioni
Vista l’importanza che ricoprono all’interno degli ambienti di lavoro, la manutenzione degli impianti di climatizzazione industriali è un investimento intelligente, oltre che obbligatorio per legge.
Come abbiamo visto, infatti, un sistema ben curato lavora meglio, consuma meno e garantisce un ambiente più salubre per chi ci lavora.
L’unico modo per evitare brutte sorprese e mantenere l’efficienza energetica di questi macchinari, è quindi quello di affidarsi a dei professionisti e pianificare controlli periodici e regolari.