Tutto quello che non sai sul grano
Il grano è il cereale più consumato in Italia e non esiste cibo sulla nostra tavola che non contenga questo prezioso alimento.
Viene seminato tra settembre e novembre, verso la primavera il grano inizia a spuntare ed assomigliare banalmente ad un semplice prato, pian piano che cresce iniziano a spuntare le famose spighe,
le spighe di grano sono il contenitore dei chicchi che serviranno per la produzione della farina e le sue varianti.
Il tempo della mietitura avviene in estate: le spighe di grano ormai cresciute iniziano a prendere quel bellissimo color bruno che assomiglia ancora di più all’oro, ripiegandosi su stesse fanno capire che sono pronte per essere raccolte.
La seminazione e la raccolta, tanto tempo fa veniva svolta dai contadini, che lavorando e faticando così tanto arrivavano ad avere le famigerate “braccia rubate all’agricoltura”.
Oggi per fortuna chi lavora il grano è decisamente più tranquillo, in quanto con l’aiuto dei macchinari adeguati per questa pratica, lo sforzo che deve fare è decisamente ridotto.
Quali sono i grani più utilizzati per la pasta?
Parlare di grano è decisamente troppo riduttivo, infatti ne esistono diverse varietà, ma la nostra alimentazione si basa fondamentalmente su due varianti:
- Il grano tenero;
- Il grano duro.
Queste due versioni si somigliano molto anche nell’aspetto, ma per quanto riguarda la qualità e i valori nutrizionali il grano duro ha la meglio su quello tenero.
Dalla macinazione del grano tenero che cosa possiamo ottenere?
Possiamo ottenere la farina integrale che viene realizzata con l’intero chicco e quindi carica di valori nutrizionale.
A seguire abbiamo la farina di tipo 2, anche essa è ancora ricca di fibre proteine.
Scendendo sempre di più troviamo la farina di tipo 1 e qui i valori nutrizionali iniziano a scarseggiare.
Arriviamo alla farina di tipo 0 che ormai non contiene quasi più nessun valore.
Arrivando alla fine di questo percorso troviamo la farina di tipo 00 che è la variante più bianca e leggera in assoluto, proprio per conto di questa sua leggerezza non contiene proprio più nessun valore nutrizionale, rendendola molto povera.
Dalla macinazione del grano duro che cosa possiamo ottenere?
In Italia la produzione della pasta deve avvenire tramite l’utilizzo della semola di grano duro.
Macinando il grano duro, possiamo ottenere, la semola che è una farina conosciuta per il suo caratteristico color giallo ambrato, la semola rimacinata, è conosciuta come la farina di grano duro con i granelli più fini
Le distinzioni non finiscono qui, perché ce ne sono molto altre meno conosciute, vediamone alcune insieme:
Pasta kamut, questa varietà viene prodotta esclusivamente con l’agricoltura biologica, è inoltre questo cereale è considerato uno dei più completi dal punto di vista nutrizionale.
Pasta al farro, il farro è uno dei frumenti più antichi che veniva coltivato già tanto tempo fa, questo cereale contiene molte sostanze nutritive, come fibre, vitamine, sali minerali e quasi nessun grasso.
Pasta senza glutine, oggi le persone che non possono mangiare alimenti senza glutine sono in continuo aumento, ma possono comunque mangiare della pasta realizzata con farine alternative, alcune di queste potrebbero essere con la farina di mais, riso, legumi, patata o manioca.
Basta sprechi con Trituratore e Recupero Sfridi
Quanta pasta viene “sprecata” durante tutti i processi per la sua realizzazione, ma con le macchine industriali per la pasta possono essere abbinate ad un sistema di recupero .
Questo sistema di recupero fa in modo di tagliare, triturare e recuperare tutti gli scarti della pasta che stai realizzando.
Triturandoli in modo così piccolo che la materia “scartata” può essere reidrata in modo da riuscire a realizzarne di nuova, questo processo garantisce un minor scarto e diminuisce la spesa per lo smaltimento