Il Terrorismo islamico
Con la parola terrorismo si intente la manifestazione di violenza criminale premeditata e illegittima con lo scopo di seminare terrore, destabilizzare l’ordine, attraverso azioni criminali come il dirottamento di aerei, rapimenti e attentati.
Nel corso del tempo la parola ha assunto varie definizioni e sfumature, si sente spesso parlare di Terrorismo Islamico.
Il terrorismo islamico è prettamente religioso messo in atto da fondamentalisti mussulmani per raggiungere vari obiettivi: religiosi o politici.
Rappresentanti del fondamentalismo islamico sono i terroristi di al- Qaida il movimento islamista sunnita paramilitare terroristico nato nel 1989, guidato dall’ormai morto Osāma bin Lāden che ricorreva alla guida ideologica di Ayman al-Zawāhirī. Gli uomini che fanno parte di queste attività terroristiche hanno prestato giuramento a Osāma bin Lāden o comunque sono collegati ad al- Qaida pur non avendo avuto uno speciale addestramento in Sudan o Afghanistan.
Gli appartenenti a questo gruppo seguono il cosidetto “jihād islamico”, cioè predica e organizza e realizza attacchi terroristici contro ideali occidentali con lo scopo di creare un nuovo califfato islamico ponendo fine all’influenza occidentale nei paese mussulmani.
Osāma bin Lāden, purtroppo, viene ricordato da tutti per gli attentati del 11 settembre 2001 negli Stati Uniti. In quel giorno ci furono una serie di quattro attentati progettati e realizzati da un gruppo di terroristi di al-Qaida che dirottarono quattro aerei: due contro le due Torri del World Trade Center, uno contro il Pentagono e il quarto aereo avrebbe dovuto colpire Washington o La Casa Bianca ma precipitò. Il mondo intero venne sconvolto da uno dei più gravi attentati terroristici della storia e dell’età contemporanea, l’attentato, rivendicato da Al Qaeda, costò la vita 2.977 tra cui passeggeri, soccorritori, vigili del fuoco, forze dell’ordine e militari.
Sebbene gli Stati Uniti e l’Israele sono gli obiettivi principali del terrorismo islamico molti sono gli attentati anche in Europa.
Da Madrid a Nizza gli attacchi terroristici islamici sono davvero troppi.
Nel marzo 2004 vennero distribuiti in tre stazioni di Madrid pacchi bombe che causarono 191 morti e 2.000 feriti, più di un anno dopo nel luglio del 2005 nella metropolitana di Londra e su un autobus ci furono quattro attacchi suicidi che provocarono 56 morti e numerosi feriti, qualche giorno dopo un altro attacco che non compromise vite umane.
Il 19 marzo del 2012 un uomo uccise all’entrata di una scuola ebraica di Tolosa quattro persone, tra cui tre bambini.
Più recentemente nel maggio 2014 un uomo uccide quattro persone a colpi di kalashnikov al museo ebraico di Bruxelles. L’incubo riprende nel gennaio 2015 con l’attacco al settimanale satirico Charlie Hebdo con sede a Parigi, dove due terroristi islamici fanno irruzione e uccisero 12 persone, poco più di un mese dopo ci fu la sparatoria in un caffè di Copenaghen dove morirono due civili e rimasero feriti cinque poliziotti.
È il 13 novembre e la Francia viene colpita ancora, gli attacchi terroristici sono diversi, il più doloroso avvenne al Bataclan famoso locale di Parigi, i terroristi irrompono sparando all’impazzata contro la folla, urlando “Allahu Akbar!” e inneggiando alla Siria e all’Iraq, ci furono 137 morti e quasi il doppio dei feriti, è stato definito il secondo più grande e cruento attacco terroristico nel territorio europeo dopo la strage di Madrid.
Il 22 marzo del 2016 due attentati colpiscono l’aeroporto Zaventem e la stazione della metro di Maalbeek a Bruxelles causando 35 morti e più di 300 feriti.
Non finisce qui, la Francia lo scorso luglio 2016 viene colpita ancora durante i festeggiamenti della Festa Nazionale a Nizza, dove un camion si scontrò violentemente lungo la folla per 2 km, causando 87 morti e 302 feriti.
La paura è tanta per l’Europa e per il nostro Paese, viene da domandarsi come mai l’Italia non è stata presa sotto mira dal terrorismo islamico, ma diversi possono essere stati i fattori che hanno influito a contrastare questo pericolo.
Molte sono le differenze che ci “distinguono” tra Francia e Belgio, sia da punto di vista politico,che di intelligence, la Francia è in prima linea negli affari del Medio Oriente mentre noi siamo in una posizione più marginale. (Jean Guisnel, esperto di questioni militari e servizi segreti)
L’Italia ha a disposizione diversi servizi di intelligence, strutture come il Comitato di Analisi strategica antiterrorismo, Aisi e Aise, un ufficio antiterrorismo, il ROS dei carabinieri, la DIGOS.
Inserito dal TIME tra gli eroi moderni l’Onorevole Stefano Dambruoso da sempre impegnato alla lotta al terrorismo, figura importante per l’arresto di un gruppo di cinque islamici sei mesi prima degli attentati dell’ 11 settembre 2001, dichiara in questa intervista dichiara la sua volontà di mettersi al servizio del paese lottando contro la rete terroristica di al-Qaida.